A cura di Marco Virgilio
Tendenza Meteorologica Settimana n. 10 – 7-13 marzo 2022
Anche le ultime irruzioni di aria fredda hanno visto la macroregione Alpeadria ai margini in relazione alle precipitazioni. A parte brevi episodi limitati nel tempo e nella consistenza, infatti, non ci rimane che essere spettatori delle copiose nevicate che hanno interessato molte zone del centrosud Italia e dei Balcani. Reiterate rimonte anticicloniche ridurranno a zero per tutta questa settimana le probabilità di rivedere le piogge e le nevicate di cui si sente assoluta necessità in questo settore alpino adriatico.
LA SINOTTICA
Un vasto e longevo promontorio anticiclonico dominerà il quadro atmosferico in quota tra Gibilterra ed il Mar Baltico. Proprio sul Mar Baltico tenderanno a manifestarsi i geopotenziali più elevati nel finale della settimana. Come contraltare di disporrà più a est un’estesa saccatura tra l’entroterra russo ed il Mar Libico che favorirà il trasferimento verso i mari italiani di masse d’aria fredda che manterranno le temperature al di sotto della media stagionale.
Evoluzione sinottica alla quota isobarica di 500 hPa (modello ECMWF): l’evoluzione dei campi di pressione in quota che tenderanno a disporsi in una configurazione a “omega”. Uno schema che impedisce alle perturbazioni di raggiungere la macroregione Alpeadria.
Dalla metà della settimana, ma soprattutto verso la fine, tenderà ad approfondirsi anche la depressione semipermanente d’Islanda. Si rafforzerà di conseguenza su scala euro-atlantica una pervicace disposizione ad “omega” dei campi di pressione in quota che vedrà la macroregione Alpeadria sempre protetta da contributi umidi e sistemi perturbati organizzati.
Si va quindi profilando un nuovo periodo siccitoso, in linea con quanto sta accadendo dalla seconda decade di dicembre, di cui al momento è difficile intuire la fine.
Anomalia della temperatura alla quota isobarica di 850 hPa (modello ECMWF): dopo un inizio di settimana con l’aria fredda ben diffusa in gran parte dell’Europa le masse fredde si spostano verso i mari italiani ed il settore sudorientale europeo e sul Mediterraneo orientale. Da mercoledì meno freddo sul nord Italia.
Anche al suolo dominerà l’alta pressione che nel corso della settimana assumerà la forma di una vasta fascia estesa dal Mar Mediterraneo occidentale ai Monti Urali e al Bassopiano Siberiano Occidentale.
Aria decisamente fredda affluirà dalla Russia, inizialmente fino all’Europa centrorientale, poi diretta principalmente verso i Balcani ed il sud Italia mentre l’Europa centroccidentale e la macroregione Alpeadria tenderanno a risentire di aria un po’ più mite in quota a partire da mercoledì 9.
Le proiezioni al lungo termine basate sul modello europeo ECMWF confermano la possibile persistenza di un campo anticiclonico sull’Italia con interessamento diretto della macroregione Alpeadria anche dopo il 14 marzo. Nella mappa l’anomalia di geopotenziali sull’Europa nella settimana 14-20 marzo.
L’indice NAO (North Atlantic Oscillation) tenderà a mantenersi ancora positivo e ci sono segnali di un possibile calo della pressione in area iberica con formazione di una depressione in cut-off a tra i giorni 14 e 15 del mese.
Questa evoluzione, se confermata dalle prossime emissioni, potrebbe preludere ad ulteriori espansioni anticicloniche sui mari italiani, questa volta accompagnate da aria molto meno fredda in quota che significherebbe tempo stabile anche per gran parte della settimana successiva ma con temperature in apprezzabile aumento, specie nei valori massimi.
PRECIPITAZIONI
Vista la disposizione dei campi di pressione e le correnti in quota per tutta la nuova settimana non sono attese precipitazioni nella regione alpino-adriatica. A puro titolo di informazione da segnalare solo la possibilità di qualche sporadica e modesta precipitazione nella giornata di martedì nell’interno della Croazia.
L’accumulo progressivo delle precipitazioni previste dal modello ECMWF nel corso della settimana 7-13 marzo. Non sono previste precipitazioni sulla gran parte della macroregione Alpeadria.
TEMPERATURE
Martedì 8 e mercoledì 9 dovrebbero risultare le giornate più fredde della settimana con valori minimi che potranno oscillare tra i -2 e i -6 gradi nella pianura friulana e alle quote altimetriche più basse degli stati confinanti. Le temperature massime sono previste attorno ai 10/12 gradi, in aumento fino a 12/14 giovedì.
In realtà i valori minimi potrebbero mantenersi bassi anche nella seconda parte della settimana quando, a fronte di un aumento dell’umidità nei bassi strati e di un rialzo termico in quota, non si esclude una contenuta diminuzione dei valori massimi diurni.
Evoluzione dell’anomalia termica prevista al suolo. In un contesto mediamente più freddo della media si può osservare un certo rialzo termico nei valori diurni apprezzabile tra mercoledì 9 e giovedì 10.
NEVE
Data la situazione sinottica prevista non sono attese precipitazioni nevose. Qualche sporadica e debole precipitazione nevosa potrebbe manifestarsi martedì esclusivamente nelle aree interne della Croazia.
Cumulato delle nevicate previste dal modello ECMWF per tutta la settimana d’interesse. Anche in questo caso non sono attesi accumuli significativi nella macroregione Alpeadria.
Quanto appena descritto rappresenta una tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica.
Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, zamg, arso.
Le carte riportate e discusse in questo articolo sono tratte dal portale tropicaltidbits.com. Le carte ensemble, invece, sono tratte dal portale wetterzentrale.de. Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente ai portali menzionati.
Comments