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Immagine del redattoreRenato R. Colucci

Tornano le precipitazioni con neve in montagna e temperature tipiche di fine novembre

Aggiornamento: 21 nov 2021

Tendenza Meteorologica Settimana n. 47 - 22-28 novembre 2021

Nessun gelo in arrivo come paventato inutilmente da settimane dai siti meteo acchiappa click. Tornano le precipitazioni con neve in montagna generalmente al di sopra dei 1200-1400 m. Temperature in diminuzione ad allinearsi con i valori tipici di fine novembre.


LA SINOTTICA

Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa alla settimana 47, da lunedì 22 a domenica 28 novembre 2021, avvalendoci dei due principali modelli meteorologici liberamente consultabili in rete: il modello europeo ECMWF e quello americano GFS.


Anche in questa occasione, i due modelli meteorologici globali principali sono tutto sommato in accordo sull’evoluzione sinottica della settimana entrante. Il cambiamento più macroscopico sarà il totale smantellamento della imponente struttura anticiclonica sull’Europa occidentale. Tale struttura sta caratterizzando il tempo meteorologico di questa fine settimana con l’innesco di forti inversioni termiche e persistenza di nebbie e nubi basse oltre che sulla Pianura Padana, in particolare su Slovenia e Carinzia. Il tempo è mite e secco in quota.


Nell’animazione seguente, ECMWF illustra proprio tale cambiamento, con un rapido calo dei geopotenziali in quota e l’ingresso deciso di una saccatura ciclonica nel corso di lunedì 22.


Animazione sinottica ECMWF per la settimana 47-2021


Tale struttura andrà verosimilmente in cut-off nella giornata di martedì 23, isolandosi, con moto retrogrado (da est verso ovest) sulla Spagna. In meteorologia il cut-off a scala sinottica avviene quando una saccatura depressionaria si isola dalla struttura principale e genera un’area di bassa pressione indipendente.


Entrambi i modelli vedono poi, a partire dalla seconda metà della settimana, un ricongiungimento della bassa pressione spagnola con la saccatura principale, e quindi un coinvolgimento massiccio di tutta l’Europa e del bacino del Mediterraneo con vari minimi relativi.


Particolare del Cut off di mercoledì con isolamento di una bassa pressione sulla penisola iberica


A questa distanza temporale l’affidabilità della previsione cala drasticamente e, particolarmente in queste situazioni, le “strade” che la sinottica può intraprendere dipendono da molti fattori, dei quali, al momento, è ancora difficile definire i dettagli.


Ciò nonostante, dando un’occhiata alla carta dei flussi in quota alla superficie geopotenziale di 250 hPa (circa 11 km di altitudine), per giovedì 25 è evidente l’imponente onda di Rossby che dalla Scozia scende fino alla latitudine del nord Africa, per poi inoltrarsi verso est fin oltre il Medio Oriente e con un ramo secondario interessare l’Italia, le Alpi ed i Balcani.


Dettaglio GFS su giovedì 25 novembre con l'analisi dei flussi alla quota geopotenziale di 250 hPa (11 km circa)


PRECIPITAZIONI

Tale situazione, tralasciando i dettagli che saranno via via chiariti dai bollettini meteorologici degli enti preposti nel corso della settimana, prelude sicuramente ad un ritorno generalizzato delle precipitazioni su tutta l’Alpeadria, in particolare nella seconda parte della settimana.


Il primo fronte debole di lunedì dovrebbe essere poi seguito, nella seconda parte della settimana, da due fronti ben più organizzati e capaci di produrre eventi ben più significativi.


Nell’animazione seguente vediamo come vi siano le condizioni per la formazione di ripetute depressioni sottovento nel Golfo di Genova, figura tipica questa delle fasi instabili e perturbate del semestre autunnale ed invernale. Sono visibili, oltre alle isobare ed ai centri di alta e bassa pressione al suolo, anche le aree con precipitazioni piovose (verde e giallo) e nevose (blu).


Dettaglio sinottica e precipitazioni per la settimana 47-2021. In verde e giallo la pioggia, in blu la neve


TEMPERATURE

Tale configurazione sinottica è sfavorevole a qualsiasi ondata di freddo o di gelo sul Mediterraneo e l’Alpeadria.


Ricordiamo che per ondata di freddo si intende una fase di almeno 5 giorni di fila nella quale la temperatura media sia compresa tra 0 e -5°C al di sotto della media normale del periodo. Per ondata di gelo, invece, si intende una fase di lunghezza uguale o superiore ai 5 giorni consecutivi, nella quale la temperatura media sia inferiore di almeno 5°C ai valori normali del periodo.


Nella settimana entrante le temperature, invece, si abbasseranno rispetto alla settimana passata, ma oscilleranno attorno ai valori tipici di fine novembre. Sulla nostra area questo significherà avere valori medi di +2°C sulle coste e 0°C sulle Alpi alla quota di 1400 m circa in libera atmosfera.


Nell’animazione seguente l’evoluzione della temperatura a tale quota (altezza geopotenziale 850 hPa) secondo il modello americano GFS.



Nell’animazione seguente la medesima evoluzione ma secondo il modello europeo ECMWF.



Nell’immagine seguente osserviamo la previsione ensemble dal modello americano GFS relativa alle temperature a 850 hPa e precipitazioni previste nelle località di Trieste, Lubiana, Tolmezzo a Klagenfurt. Ogni singola linea del grafico rappresenta una possibile evoluzione della previsione.


Quando le linee sono tutte molto ravvicinate significa che la previsione ha un’alta affidabilità, mentre quando le linee cominciano a divergere le une dalle altre significa che l’affidabilità è molto scarsa. La linea rossa rappresenta i valori normali di temperatura alla quota di 850 hPa.



NEVE

Il ritorno delle precipitazioni sulle Alpi, in un contesto termico tipico della fine di novembre, fa ritenere altamente probabile il ritorno della neve in montagna alle quote tipiche per il periodo. Questo significa che generalmente al di sopra dei 1200-1400 m di quota, da qui a domenica prossima, potranno cadere diversi centimetri di neve.


Nella carta dei totali cumulati di neve del modello GFS vediamo come, a differenza della scorsa settimana, le aree alpine maggiormente interessate dalla neve saranno quelle centro-orientali e le Alpi Dinariche. In particolare su Alpi Giulie e Carniche, Tirolo e Carinzia si prevedono i quantitativi più importanti con punte possibili attorno ai 50 cm.


Non vi sono le condizioni per ipotizzare neve a quote basse di pianura sul Friuli Venezia Giulia. Tale possibilità sarà remota anche sulla Slovenia, leggermente più possibile sull'Austria.




Quanto appena descritto rappresenta una tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica.


Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, zamg, arso.


Le carte riportate e discusse in questo articolo sono tratte dal portale tropicaltidbits.com. Le carte ensemble, invece, sono tratte dal portale https://www.wetterzentrale.de. Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente ai portali menzionati.

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