A cura di Renato R. Colucci
Tendenza Meteorologica Settimana n. 13 – 28 marzo - 3 aprile 2022
Le tanto attese piogge primaverili sembrano davvero arrivare questa volta. La buona notizia è che la persistente anomalia di pressione sull’Europa occidentale e settentrionale che per settimane e mesi ha dirottato le perturbazioni atlantiche e la pioggia su traiettorie a noi lontane, è in procinto di essere smantellata. Una goccia fredda in quota in atlantico fungerà da “testa di ponte” per l’ingresso di una ben organizzata saccatura dal nord Europa. Questa saccatura modificherà radicalmente il pattern sinottico riportando le precipitazioni su tutta l'Europa e le Alpi con nevicate in montagna, dapprima a quote medio-alte e al di sopra dei 1700 m circa, in seguito anche più in basso.
LA SINOTTICA
Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa alla prossima settimana, la 13-2022 da lunedì 28 marzo a domenica 3 aprile 2022. Per farlo ci avvaliamo dei due principali modelli meteorologici liberamente consultabili in rete: il modello europeo ECMWF e quello americano GFS.
I due modelli meteorologici globali principali sono molto in sintonia in merito all’evoluzione sinottica della settimana entrante. Questo aspetto rende decisamente elevate le potenzialità di prevedere come potrà evolvere nel dettaglio la settimana entrante ed in particolare per un evento cruciale che avrà luogo tra le giornata di lunedì 28 e martedì 29.
La persistente figura anticiclonica di tipo dinamico, e di conseguenza a tutte le quote, con valore di pressione al suolo particolarmente elevati che ha interessato il nord Europa nelle ultime settimane e che ora ha il suo centro poco a nord elle isole britanniche, sarà smantellata nel giro di 48 ore.
Anomalia media dei geopotenziali a 500 hPa nella giornata di domenica 27 marzo 2022, modello ECMWF. fonte wxcharts.com
Il tanto atteso sblocco di una situazione talmente sfavorevole per il Nord Italia e le Alpi da portare fiumi, bacini e laghi a condizioni di secca eccezionale, si espleterà grazie alla contemporanea azione di due figure bariche: una goccia fredda in quota attualmente presente sulle isole Azzorre, ed una depressione artica in rapido approfondimento tra la Scandinavia e la Russia occidentale.
Le due figure bariche faranno, in un certo modo, quasi da attrattori reciproci andando a saldarsi in un’unica struttura molto dinamica tra le giornate di mercoledì 30 marzo e sabato 2 aprile. Nell’animazione seguente, usando e modificando le belle carte fornite dal portale wxchart.com, ho cercato di illustrare al meglio tale azione congiunta che inizierà a verificarsi a partire da martedì 29 marzo.
Evoluzione dei campi di anomalia di pressione a 500 hPa (5200 m di quota circa) secondo il modello ECMWF nel corso della settimana. La goccia fredda atlantica andrà a collegarsi al flusso atlantico principale indotto dalla discesa di latitudine di una depressione artica già in embrione in queste ore. alla base di questo stravolgimento sinottico repentino, la dissoluzione del vortice polare in atto in queste ultime settimane di cui abbiamo parlato la settimana scorsa.
La seconda parte della settimana, quindi, sarà interamente regolata da un tipo di tempo decisamente atlantico con ondulazioni tese in seno alle quali si inseriranno diversi fronti atlantici in grado di portare a più riprese precipitazioni sul Nord Italia e sulle Alpi.
Ad oggi, ovviamente, non è possibile indicare nel dettaglio se tali precipitazioni saranno abbondanti o moderate o dove incideranno maggiormente, in quanto ancora diversi tasselli vanno ordinati per poter costituire in dettaglio una previsione meteorologica. Sarà cura dei servizi meteorologici indicarne di giorno in giorno le caratteristiche.
La cosa importante da segnalare qui, in ogni caso, è che FINALMENTE la situazione si sblocchi e che verosimilmente tutte le zone che hanno sofferto una carenza di precipitazioni invernali con davvero pochi precedenti nel corso degli ultimi decenni, possano finalmente vedere una reale inversione di tendenza, speriamo duratura.
Carta delll'altezza del geopotenziale e delle anomalie di geopotenziale in quota (500 hPa) secondo il modello ECMWF per la giornata di giovedì 1 aprile che dovrebbe rappresentare la maturazione completa della nuova, auspicata fase con diffuse precipitazioni
Gli eventi della prossima settimana rappresentano sicuramente un’OTTIMA NOTIZIA, ma per recuperare il pesante deficit idrico fin qui collezionato ci vuole ben altro. Per questo motivo è auspicabile che nelle settimane a venire la configurazione sinottica continui ad essere favorevole a flussi umidi occidentali.
TEMPERATURA
La settimana sarà caratterizzata da valori di temperatura inizialmente molto superiori alla norma, in particolare durante le ore diurne, e più tipiche di inizio maggio. La caratteristica più rilevante sarà l’importante escursione giornaliera tra le temperature della notte e dell’alba e quelle della tarda mattinata, primo pomeriggio.
La differenza tra la minima e la massima potrà superare anche i 20°C nelle giornate di domenica e lunedì. Negli scorsi giorni condizioni simili si sono verificate in tutta l’Alpeadria, con valori eccezionali di escursione termica anche superiore ai 30°C come nell’abitato di Iskrba in Slovenia dove ad una minima di -7.6°C è seguita una massima di 22.8°C il 24 marzo scorso (segui sul nostro canale twitter la notizia).
A seguire, lo smantellamento dell’imponente struttura anticiclonica di blocco composta da aria eccezionalmente mite e secca, farà scendere gradualmente le temperature fino a valori normali per la fine di marzo ed inizio aprile.
Nel corso della prossima fine settimana, però, entrambi i modelli GFS ed ECMWF vedono un’ulteriore flessione dei campi di temperatura in quota sulle Alpi ed il Nord Italia con condizioni più invernali.
Anomalie di temperatura alla quota geopotenziale di 850 hPa per lunedì 28 marzo 2022 dal modello ECMWF. fonte wxcharts.com
Alcuni gradi sotto media che, oltre a portare lo zero termico attorno ai 1000 m di quota, stante il permanere di flussi umidi occidentali avrà come effetto il calo della quota neve che potrebbe raggiungere anche le altitudini di valle della parte più interna delle Alpi.
In questa fase potrebbe effettivamente tornare la neve ad esempio sul Tarvisiano fino a fondovalle, così come in Carinzia, ma su questo dettaglio bisognerà ovviamente tornarci su.
Anomalie di temperatura previste per domenica 3 aprile dal modello GFS (sinistra) e dal modello ECMWF (destra). Evidente la sostanziale concordanza
PRECIPITAZIONI
La configurazione sinottica sarà favorevole al verificarsi di precipitazioni diffuse e moderate ad intermittenza e per diversi giorni a partire da mercoledì 30 marzo. Ad oggi non è ovviamente ancora possibile quantificare nel dettaglio i quantitativi che cadranno e vi è ancora un po’ di discordanza tra i vari modelli. Ciò nonostante la certezza è che sia GFS sia ECMWF vedono precipitazioni moderate per diversi giorni.
Animazione GFS relativa agli apporti cumulati di precipitazione nel corso della settimana 13-2022
NEVE
Nella fase iniziale le nevicate interesseranno solo le quote superiori ai 1500-1800 m circa, ma come detto nei giorni a venire la quota neve tenderà ad abbassarsi per portarsi eventualmente anche a fondovalle nel corso della prossima fine settimana.
Nevicherà copiosamente sull'Alto Adige e sulle Dolomiti con diverse decine di centimetri ad imbiancare finalmente prati e ghiaioni arsi dal sole perdurante di febbraio e marzo.
Più segnatamente su Alpi Carniche e Giulie cadranno dai 30-40 cm ai 50-70 cm del Canin alle quote indicate.
Carta degli accumuli nevosi sull’Europa e le Alpi tra lunedì 28 marzo e domenica 3 aprile 2022. In molte zone dell’Europa centrale, più direttamente influenzate dalla depressione artica, la neve potrebbe riportarsi in pianura e lo farà sicuramente su gran parte della Scandinavia, dell’Europa orientale e della Russia.
Dopo queste considerazioni, c’è da sottolineare che non vi è nulla di strano o eccezionale in questo, in quanto la primavera rappresenta la stagione di passaggio tra l’inverno (piuttosto latitante qui da noi quest’anno) e l’estate e per questo motivo tende a riproporre condizioni invernali fino alla fine di maggio o addirittura inizio/metà giugno.
E’ proprio in quell’occasione, infatti, e subito dopo il “freddo delle pecore” che storicamente poi le condizioni meteorologiche si stabilizzano in modalità estate. Del “freddo delle pecore”, peculiarità climatica delle Alpi, ne riparleremo nelle prossime settimane.
INDICE NAO
Nell’immagine sotto fornita da Climate Prediction centter del NOAA l’indice NAO è pronosticato in decisa diminuzione su valori mai così bassi nel corso dell’intero inverno appena trascorso. Tale situazione è chiaramente foriera di precipitazioni copiose sulle Alpi associate spesso a temperature in media o sotto la media, proprio come descritto dai principali modelli meteorologici analizzati
Indice NAO, fonte Climate Prediction Center del NOAA
Una linea di tendenza ha bisogno di conferme che invitiamo ad approfondire sempre seguendo gli aggiornamento degli enti preposti oltre che i servizi locali di allerta meteorologica. In fasi instabili e dinamiche come quelle pronosticate a partire della metà della prossima settimana tale consiglio ha ancora più valore.
Quanto appena descritto rappresenta infatti una semplice occhiata rivolta alla tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica
Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, zamg, arso
Le carte riportate e discusse in questo articolo, a volte modificate ed integrate, sono tratte dai portali tropicaltidbits.com, wxcharts.com tramite Licenza Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente ai portali menzionati.
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