A cura di Renato R Colucci
Tendenza Meteorologica Settimana n. 19, 9 – 15 maggio 2022
Dopo un lungo periodo iniziato nella seconda decade di marzo e caratterizzato da una fase negativa dell'oscillazione artica (Arctic Oscillation - AO) dovuta all’estinzione stagionale del vortice polare artico invernale, l’indice AO torna rapidamente in anomalia positiva in questi giorni con valori tra i più alti degli ultimi mesi. Tutto ciò porterà ad una riconfigurazione del pattern sinottico dell’emisfero settentrionale che avrà come effetto principale la prima ondata di caldo estivo in Europa. Poche piogge all’orizzonte ma a seguire, pur in fase AO saldamente positiva, l’Europa potrebbe trovarsi termicamente divisa a metà con grandi contrasti tra est ed ovest.
LA SINOTTICA
Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa alla prossima settimana, la 19-2022 da lunedì 9 a domenica 15 maggio 2022. Per farlo ci avvaliamo dei due principali modelli meteorologici liberamente consultabili in rete: il modello europeo ECMWF e quello americano GFS.
I due modelli meteorologici globali principali sono particolarmente in sintonia in merito all’evoluzione sinottica della settimana entrante. Questo aspetto rende decisamente elevate le potenzialità di prevedere come potrà evolvere nel dettaglio la settimana entrante, e pone le basi per provare a pronosticare anche la possibile evoluzione più a lungo termine.
Evoluzione dell’indice AO previsto nelle prossime due settimane con i dati osservati tra il 9 gennaio e l’8 maggio 2022
La novità più eclatante è sicuramente il ritorno in fase fortemente positiva dell’indice AO (Oscillazione Artica, immagine sopra) dopo il lungo predominio in fase negativa a seguito dello smantellamento del vortice polare avvenuto ad inizio marzo. L'oscillazione artica è una modalità di variabilità climatica su larga scala, nota anche come Northern Hemisphere Annular mode.
L'AO è un vero e proprio pattern climatico caratterizzato da venti che circolano in senso antiorario intorno all'Artico tra 50° e 60° di latitudine nord. Quando l'AO è nella sua fase positiva, i venti che ruotano attorno al Polo Nord sono più forti e tendono a confinare l'aria più fredda nella regione polare.
Nella fase negativa della AO, invece, questa cintura di venti diventa più debole e disturbata, consentendo una più facile penetrazione verso sud delle masse d'aria artiche più fredde con l’aumento delle tempeste alle medie latitudini.
Evoluzione della corrente a getto (jet stream) nelle situazioni con AO+ e AO-
fonte wunderground.com
Solitamente a fasi di AO positiva si associano quindi temperature mediamente più elevate sia sul Nord America sia sull’Europa. Nei prossimi giorni, la bassa pressione attualmente presente sul Mediterranea tenderà gradualmente a colmarsi nel corso della settimana, lasciando spazio ad un promontorio dell’anticiclone delle Azzorre che si distenderà dalla Spagna fin sulle Alpi e l’Italia centro-settentrionale.
La struttura anticiclonica in quota, però, porrà le sue radici sull’Africa occidentale, e per questo motivo la massa d’aria che giungerà sulla macro-regione Alpeadria sarà via via più calda fino ad innalzare le temperature di alcuni gradi al di sopra delle medie normali di metà maggio. Il picco del caldo in quota è previsto, ad oggi, tra le giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 maggio.
Anomalie di geopotenziale a 500 hPa per mercoledì 11 maggio secondo il modello ECMWF
Una intensa perturbazione in transito sull’Europa centrale tra venerdì 13 e domenica 15 smantellerà il promontorio anticiclonico, verosimilmente senza portare precipitazioni diffuse a sud delle Alpi, ma innescando diffusa instabilità con rovesci e temporali sulla fascia alpina. Nel corso del prossimo fine settimana, però, un’imponente ansa della corrente a getto sul Nord Atlantico con venti fino a 300 km/h alla quota geopotenziale di 300 hPa, potrebbe generare un’onda di Rossby allungata in latitudine fin ben oltre il circolo polare artico.
L’associato blocco del flusso zonale indurrebbe una discesa di aria fredda sull’Europa orientale ed una risalita di aria molto calda verso nord con valori decisamente anomali, in prospettiva, su Scozia e Scandinavia. Se così fosse, l’Alpeadria si troverebbe nella settimana successiva in condizioni favorevoli per ricevere abbondanti precipitazioni in un contesto termico decisamente al di sotto delle medie climatiche dell’ultima decade di maggio e con il ritorno della neve in montagna.
Posizione del jet stream nell’emisfero settentrionale prevista per domenica 15 maggio, secondo il modello globale GFS. La cresta dell’onda di Rossby sul Nord Atlantico tocca le Isole Svalbard a 76° di Latitudine Nord
Quest’ ultima evoluzione appena descritta rientra più in un ambito di congetture basate su proiezioni attuali con una probabilità di accadimento ancora non sufficientemente alta da poter essere definita una tendenza previsionale. Ciò nonostante il blocco del flusso zonale appena menzionato pare essere altamente probabile, ed il suo posizionamento finale sarà fondamentale nel modificare radicalmente l’evoluzione.
Un suo posizionamento poco più ad est rispetto a quanto appena descritto porterebbe sull’Alpeadria condizioni prettamente estive con caldo ed assenza di precipitazioni, mentre uno spostamento poco più ad ovest porterebbe spiccata instabilità con valori termici nettamente inferiori alle medie.
TEMPERATURA
L’intera settimana sarà caratterizzata da temperature in quota tra i 2 ed i 5 °C superiori alle medie di metà maggio. Questo porterà sia al livello del suolo sia in quota alla prima avvezione con caratteristiche estive, seppur con caldo moderato. I valori più alti nella macro-regione Alpeadria si toccheranno verosimilmente tra le giornate di mercoledì e venerdì sulle Pianure del Friuli, del Veneto e della Slovenia con valori massimi assoluti che localmente potranno avvicinarsi ai 28°C, ma mediamente si attesteranno attorno ai 26°C.
Sulle coste le brezze marine mitigheranno fortemente l’avvezione calda con valori di temperatura massima inferiori anche di 3-5°C rispetto alle altre aree. Questo è dovuto al fatto che il mare risente ancora dell’inerzia termica invernale e mantiene temperature piuttosto basse, ulteriormente rinfrescate in questi giorni dall’upwelling indotto dal vento di Bora moderato. Oggi (domenica) la temperatura del mare è mediamente di 16-17°C tra Lignano e Grado e 14°C nel porto di Trieste
Evoluzione delle anomalie dei campi di temperatura sull’Europa alla quota geopotenziale di 850 hP secondo il modello ECMWF nel corso della settimana 19-2022
PRECIPITAZIONI
Locali deboli precipitazioni e qualche rovescio, eventualmente temporalesco, potranno verificarsi nella prima metà della settimana fino a martedì 11 maggio compreso. L’instabilità, per lo più pomeridiana, sarà particolarmente favorita sulla fascia alpina e prealpina e sulla Slovenia mentre sarà quasi o del tutto assente sulle zone costiere.
Bel tempo senza precipitazioni mercoledì e giovedì. Nel corso del prossimo fine settimana, il passaggio a nord delle Alpi di una perturbazione atlantica intensificherà l’instabilità portando verosimilmente ad una fase temporalesca sui settori montani dell’AlpeAdria e sulla Slovenia
Evoluzione delle precipitazionigiornaliere cumulate in 24 ore sull’Europa tra il 9 ed il 15 maggio secodno il modello globale GFS
I corrispondenti accumuli pluviometrici più importanti saranno quindi per lo più confinati tra il Cadore, l’Alto Adige e la Slovenia Centrale, mentre non sono previste precipitazioni sulle coste dell’Alpeadria. Il dettaglio delle Alpi seguente con gli accumuli totali per l’intera settimana evidenzia quanto appena descritto
Precipitazioni cumulate sulle Alpi nel corso della setimana 19 da lunedì 9 a domenica 15 maggio
NEVE
Le elevate temperature iniziano a relegare la neve solo alle quote più elevate dei monti dell’Alpeadria, facendola quindi diventare un aspetto marginale dell’evoluzione meteorologica. Nel corso del prossimo fine settimana potranno eventualmente verificarsi nevicate a quote un po’ più basse frutto della diminuzione della temperatura in seno al fronte atlantico in avvicinamento, ma in ogni caso difficilmente sotto ai 2200-2300 m.
In prospettiva, qualora la settimana successiva vedesse una diminuzione della temperatura maggiormente significativa, le precipitazioni nevose potrebbero riproporsi a quote ben più basse.
INDICE NAO
Nell’immagine sotto fornita da Climate Prediction Center del NOAA l’indice NAO è pronosticato in rapido aumento dopo i valori molto bassi dell’inizio di maggio. Il picco iniziale sembra seguito poi da una fase tendenzialmente neutra, ma con elevata incertezza previsionale
Indice NAO, fonte Climate Prediction Center del NOAA
Una linea di tendenza ha bisogno di conferme che invitiamo ad approfondire sempre seguendo gli aggiornamento degli enti preposti oltre che i servizi locali di allerta meteorologica. In fasi instabili e dinamiche come quelle primaverili tale consiglio ha ancora più valore.
Quanto appena descritto rappresenta infatti una semplice occhiata rivolta alla tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica
Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, zamg, arso
Le carte riportate e discusse in questo articolo, a volte modificate ed integrate, sono tratte dal portale wxcharts.com tramite Licenza Attribution 4.0 International (CC BY 4.0).
Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente ai portali menzionati.
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