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  • Immagine del redattoreRenato R. Colucci

Intenso fronte Atlantico con tanta pioggia e neve grazie al temporaneo cedimento degli anticicloni

Aggiornamento: 11 apr 2023


Una intensa depressione attualmente posizionata tra l'Isola di Terranova ed il sud della Groenlandia muoverà rapidamente verso l'Europa portando giovedì un importante calo dei geopotenziali anche sulle Alpi ed il Mediterraneo. La formazione di una depressione secondaria sottovento al flusso principale innescherà precipitazioni abbondanti su tutta la macro-regione Alpeadria in un contesto termico generalmente più fresco del normale.


LA SINOTTICA


Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa ai prossimi 7 giorni, da lunedì 10 a domenica 16 aprile 2023. Per farlo ci avvaliamo in particolare del modello europeo ECMWF che si dimostra costantemente il migliore nell’interpretare l’evoluzione meteorologica su scala europea.


La gradita novità è rappresentata dal probabile ingresso della prima, intensa perturbazione atlantica da almeno tre mesi, se non addirittura quattro. Cerchiamo di analizzare come mai la situazione sembri, almeno temporaneamente, sbloccarsi dopo così tanti mesi di carenza o addirittura assenza di precipitazioni significative.


Per farlo, però, dobbiamo spostarci ben più a ovest. Nell'immagine sotto, le carta delle anomalie di geopoteziale a 500 hPa, corrispondente a circa 5500 m di quota in troposfera, modificate da climatereanalyzer.org e da wx.charts.com.



L'immagine sopra ci mostra l'intensa depressione Peter composta da tre minimi relativi ed attualmente posizionata tra l'Isola di Terranova ed il sud della Groenlandia. Il minimo relativo poco a est di Terranova è alimentato da forti venti gelidi provenienti dall'Artico.


Proprio grazie all'alimentazione fredda, sarà questo minimo, già denominato Quax (vedi carta sinottica sotto), il più longevo ed in grado di raggiungere mercoledì mattina 12 aprile le isole britanniche con una fase di marcato maltempo.


In questa fase l'Europa meridionale, e quindi l'Alpeadria, si troverà ancora interessata da venti in quota da nord-ovest a cui si assocerà un temporaneo, leggero aumento della temperatura dopo il "sottomedia" della settimana di Pasqua. Un debole fronte dovrebbe scavalcare le Alpi nel corso della giornata di martedì ma con effetti davvero poco significativi e probabilmente senza precipitazione alcuna.


La situazione sinottica prevista per martedì 12 aprile alle ore 12 UTC (13 locali, 14 legali) dal servizio meteorologico tedesco


Una seconda depressione sul Nord America, meno intensa della precedente ma diretta ben più a sud della prima, sarà però di aiuto alla depressione Quax per portare a termine il suo compito.


L'azione della depressione nord-americana porterà infatti ad un rapido rialzo dei geopotenziali in Atlantico innescando una profonda ondulazione del flusso zonale e facilitando la discesa verso sud della depressione sulle isole britanniche. Nell'immagine seguente la posizione della nuova depressione nord-americana mercoledì mattina.



Quanto appena descritto è ben visibile nell'immagine seguente, centrata proprio su giovedì 13 aprile, nella quale si vede l'Anticiclone delle Azzorre compresso sia da ovest sia da est sotto l'azione delle due depressioni.


La depressione Quax sulle isole britanniche si sposterà verso la Scandinavia, ma l'ondulazione del flusso perturbato entrerà nel Mediterraneo coinvolgendo direttamente la penisola italiana e le Alpi.


Nell'immagine seguente, che riporta i campi di pressione al suolo ed i venti a 200 hPa, vediamo il comportamento della corrente a getto con la macro-regione Alpeadria direttamente interessata da fori venti sud-occidentali.


Il centro della depressione Quax in questa fase è posizionato tra le isole britanniche e la Danimarca. Per la prima volta da diversi mesi è possibile apprezzare un concatenamento di depressioni dal Nord America alla Russia meridionale, all'interno delle quali il flusso zonale è in grado di esplicare la sua funzione senza l'ingerenza di anticicloni di blocco




Tale aspetto è descritto in maniera più dettagliata andando a consultare la carta della pressione al livello del mare e delle anomalie anomalie associate prevista per le 06 UTC (ore 7 locali, ore 8 legali) di giovedì 13 aprile.


L'anticiclone scandinavo e quello delle Azzorre non sono più in comunicazione e permettono al flusso zonale di entrare sull'Europa indistrubato.



Nel dettaglio seguente la situazione sinottica a scala europea con l'evidente cavo d'onda depressionario collegato alla depressione Quax, l'ltezza geopotenziale di 5480 m a 500 hPa sull'Alpeadria e l'intenso flusso umido sud-occidentale.


E' una configurazione sinottica questa che garantisce abbondanti precipitazioni per tutti i settori dell'Alpeadria, con le Prealpi Carniche, ma soprattutto le Giulie, particolarmente favorite per gli effetti dovuti allo sbarramento orografico (stau).



E' importante rilevare come il contesto termico, grazie al posizionamento al suolo della depressione sottovento alle Alpi, farà sì che la neve inizialmente cadrà a quote di media montagna, indicativamente 1600-1900 m, per poi scendere rapidamente al di sotto dei 1000 m.


E' verosimile ritenere, stanti le carte di oggi, che la neve possa cadere copiosa nella seconda parte di giovedì 13 e nella notte e mattina di venerdì 14 aprile, sul tarvisiano fino a valle. Nella carta successiva, i campi di temperatura alla quota geopotenziale 850 hPa ed i campi di pressione al suolo evidenziano quanto appena descritto.



La veridicità di quello che vi sto descrivendo pare essere garantita dall'estremo accordo tra i due modelli globali, quello europeo ECMWF e quello americano GFS.


Nell'immagine seguente vediamo proprio il confronto tra l'emissione modellistica proposta da ECMWF in rosso e quella GFS in blu per le 06 UTC di giovedì 13 aprile. Sia la geometria della configurazione sia i valori di geopotenziale pronosticati risultano spesso coincidenti.



LE PRECIPITAZIONI


Nell'immagine seguente, sempre proposta dal modello europeo, i campi di precipitazione accumulata fino alle 24 UTC di venerdì 14 aprile. Come descritto poco fa, le aree con le precipitazioni più abbondanti dovrebbero essere, come spesso capita, le Prealpi Giulie lungo la linea di confine italo-slovena, così come il settore delle Alpi Dinariche settentrionali dei monti Snežnik (Slovenia) e Risnjak (Croazia).


Con la sinottica prevista non sono da escludersi quantitativi di neve prossimi al metro di spessore sulle aree interessate dalle precipitazioni più abbondanti e al di sopra dei 1800-2000 metri, anche se le proiezioni più probabili ad oggi indicano picchi totali attorno ai 70 cm in 36 ore.



Precipitazioni abbondanti dovrebbero interessare questa volta tutte le aree dell'Alpeadria, con differenze dovute solamente alla posizione geografico-climatica tipica. Ancora una volta in ombra pluviometrica pare invece collocarsi l'estremo lembo occidentale della Pianura Padana, con pochi millimetri previsti sul Piemonte e la Liguria occidentali.


Il primo fronte che raggiungerà l'Alpeadria tra mercoledì sera e giovedì notte, si esaurirà solamente nel corso della giornata di venerdì, in particolare su Slovenia, Alpi Dinariche e Giulie.



Meteogramma Ensemble ECMWF con il tipo di precipitazioni previste suddivise in classi di probabilità per Trieste


Una breve pausa sarà rapidamente sostituita da un secondo impulso instabile in azione soprattutto nella giornata di sabato 15 aprile, con precipitazioni a carattere più sparso e di tipo convettivo, stante l'azione dell'aria fredda ed umida in quota che interagirà con la radiazione solare giornaliera.


Nell'immagine sopra, ed in quelle seguenti, i meteogrammi Ensemble del tipo di precipitazioni previste per le località di Trieste, Ljubljana, Klagenfurt, Villach, Tarvisio e Sappada.


Meteogramma Ensemble ECMWF con il tipo di precipitazioni previste suddivise in classi di probabilità per Ljubljana (Slovenia)



Meteogramma Ensemble ECMWF con il tipo di precipitazioni previste suddivise in classi di probabilità per Klagenfurt (Carinzia) evidenzia le basse probabilità di precipitazioni nevose per l'intera durata dell'evento.



Meteogramma Ensemble ECMWF con il tipo di precipitazioni previste suddivise in classi di probabilità per Villach (Carinzia) evidenzia le probabilità di precipitazioni nevose in particolare nella seconda parte di giovedì.



Meteogramma Ensemble ECMWF con il tipo di precipitazioni previste suddivise in classi di probabilità per Tarvisio evidenzia le alte probabilità di precipitazioni nevose (wet snow e snow) per buona parte dell'evento.


Il Meteogramma Ensemble ECMWF con il tipo di precipitazioni previste suddivise in classi di probabilità per Sappada evidenzia le precipitazioni quasi esclusivamente nevose (wet snow e snow) per l'intera durata dell'evento.



LA SINOTTICA SEGUENTE


La depressione nord-america che, come abbiamo visto, avrà il merito di facilitare l'ondulazione di flusso favorevole al primo ingresso di una perturbazione atlantica importante dopo diversi mesi, sarà però verosimilmente foriera, in prospettiva, di un ennesimo blocco anticiclonico.


L'aria artica che alimenterà il suo settore occidentale, dovrebbe essere in grado di farla approfondire portando valori di geopotenziale particolarmente bassi sul medio Atlantico già domenica 16 aprile, com'è visibile nel dettaglio sotto.



Tale circostanza farà risalire rapidamente i geopotenziali sulla Spagna portando ad una nuova, rapida distensione dell'anticiclone delle Azzorre lungo i meridiani con un conseguente rinnovato blocco del flusso zonale.


Questo ennesimo anticiclone di matrice africana, andrà probabilmente a collegarsi con quello scandinavo, di fatto isolando una debole circolazione ciclonica e fresca con centro tra il Mediterraneo orientale ed i Balcani.




La posizione della depressione in Atlantico, non dovrebbe essere però foriera di marcati aumenti della temperatura sul Mediterraneo, confinando la spinta di masse di aria calda africana sull'Europa occidentale, come ben evidenziato nell'immagine seguente.


Dovrebbe contribuire, in questo senso, il contrasto esercitato dalla depressione mediterranea e dall'Anticiclone scandinavo, entrambe responsabili di flussi orientali al suolo diretti verso l'Europa centrale ed il Mediterraneo. Nell'immagine seguente i campi di pressione al suolo con la profonda depressione atlantica dell'inizio prossima settimana, l'Anticiclone scandinavo di blocco e la residua depressione centrata sul Mar Egeo che mantiene flussi orientali sul Mediterraneo.





Mi aspetto quindi che questa fase termicamente leggermente sotto media in quota, continui anche all'inizio della settimana successiva, come evidenziato nell'immagine successiva con i campi delle anomalie previste a 850 hPa per le 00 UTC di lunedì 17 aprile.


I valori in quota, con questa carta, sarebbero generalmente in media climatologica sul FVG, leggermente inferiori su Slovenia a Carinzia.



Dopo questa fase di precipitazioni tanto attese, in cui l'indice NAO si porterà su valori leggermente negativi, la NAO sembra risalire su valori neutri o leggermente positivi a fine periodo, ma non in maniera particolarmente decisa.


Questo potrebbe significare che il nuovo blocco anticiclonico possa avere vita non troppo lunga e portare auspicabilmente ad un possible ingresso di nuovi fronti atlantici nella seconda parte di aprile. Sarebbe davvero qualcosa di auspicabile, e saremo qui a commentarlo eventualmente la prossima settimana.


Vi invito sempre a seguire gli aggiornamenti affidandovi agli enti preposti oltre ai servizi locali di allerta meteorologica. Quanto appena descritto non rappresenta infatti una previsione meteorologica, ma una semplice occhiata volta a discutere la configurazione sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete.


Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vi consiglio di consultare i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, geosphereaustria, arso.


Le carte riportate e discusse in questo articolo, a volte modificate ed integrate, sono tratte dai portali wxcharts.com, ecmwf.int, noaa, e climatereanalyzer, tramite Licenza Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente ai portali dedicati.

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