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Immagine del redattoreRenato R. Colucci

Non se ne esce né a breve né a lungo termine. Il blocco del jet stream relega l’Alpeadria nel forno

Evoluzione Sinottica 23-30 giugno 2022

Una profonda ansa del jet stream convoglia dall’Artico masse di aria fresca fin verso le isole Canarie e l’Africa nord occidentale. Tale configurazione è la peggiore per il Mediterraneo in quanto il pattern atmosferico trasporta continuamente masse d’aria dall’Africa settentrionale fin verso il Nord Europa. Siccità è temperature estremamente calde sono la diretta conseguenza di tale anomalia che ci accompagnerà almeno fino alla fine di giugno con la possibilità di un'ulteriore estremizzazione del caldo


LA SINOTTICA

Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa ai prossimi 7 giorni, da giovedì 23 a giovedì 30 giugno 2022. Per farlo ci avvaliamo in particolare del modello europeo ECMWF che è quello più performante nel “vedere” correttamente l’evoluzione del tempo meteorologico sull'Europa, rispetto al globale GFS.


La situazione continua ad essere sfavorevole ad un ritorno a temperature normali per il periodo, e anzi pare proiettarsi ad estremizzare ulteriormente l’anomalia positiva. Il motivo è da ricercarsi in particolare in un anomalo allungamento in latitudine della corrente a getto.


Tale configurazione, diventata via via più frequente negli ultimi 2 decenni, è stato ampiamente dimostrato in bibliografia essere una diretta conseguenza del riscaldamento globale tramite l’effetto dell’Amplificazione Artica (AA).

Andamento della corrente a getto (jet stream) prevista per domenica 26 giugno secondo il modello gfs tramite i vettori vento alla quota geopotenziale di 250 hPa


L’AA descrive il maggiore aumento di temperatura, anche di 3-5 volte rispetto al valore medio globale, osservato nell’Artico. La causa è ascrivibile all’effetto di feedback (effetto di retroazione) legato in particolare alla diminuzione in estensione del ghiaccio marino.


L’effetto diretto della AA è quello di diminuire i contrasti di temperatura tra l’Artico e le zone temperate. Come conseguenza, la corrente a getto tra l’Atlantico settentrionale e l’Europa modifica il suo percorso rendendolo più meandriforme, portando quindi alla formazione di anse molto più esteso in latitudine.

Andamento della corrente a getto (jet stream) prevista per domenica 26 giugno sovrapposta alla carta delle anomalie di geopotenziale previste dal modello ECMWF


Il risultato sui pattern atmosferici è che sono esaltati gli scambi meridiani (sud-nord o nord-sud) anziché zonali (ovest-est), e gli eccessi di temperatura diventano più estremi. Il Mediterraneo e le Alpi, in particolare, sono più direttamente influenzati da questa circostanza ed è per questo motivo che da diversi decenni sono indicati essere un hot spot climatico dove gli effetti del riscaldamento globale sono più attivi rispetto ad altre zone del pianeta.


Nel caso specifico che ci riguarda, durante l’estate aria fresca porta a temperature inferiori alla media fin alle Isole Canarie e l’Africa occidentale. Il richiamo (e ricambio) di aria calda africana a causa della circolazione depressionaria porta invece caldo sopra media sul Mediterraneo ed in Europa.

Andamento della corrente a getto (jet stream) prevista per domenica 26 giugno sovrapposta alla carta delle anomalie dei campi di temperatura previste dal modello ECMWF


TEMPERATURA

L’intero periodo sarà caratterizzato da valori di temperatura molto superiori a quelli normali di fine giugno, ma decisamente anomali anche se fossimo nella fase più calda dell’estate, che generalmente si verifica tra la fine di luglio e l’inizio di agosto.


All’inizio della settimana prossima l’anomalia in quota a circa 1500 m s.l.m. potrebbe toccare i +9°C rispetto alla media, con temperature di 22-23 °C a 850 hPa. Per tradurre tutto ciò in effetti, valori così alti hanno portato in passato a toccare i 37-38 °C in pianura nella nostra area.


Gli effetti si ripercuotono anche sulle minime notturne che tenderanno a non scendere sotto i 20°C con diversi giorni consecutivi di notti tropicali (definite tali appunto quando la minima notturna non scende sotto i 20°C). Sulla costa si potrebbero verificare notti con valore minimo superiore ai 25°C, coma accaduto in passato con questi valori in quota.



Evoluzione della temperatura a 850 hPa sulla verticale di Trieste secondo il modello ECMWF. La linea rossa indica il dato normale per la fine di giugno, quella bianca la media dei run del medesimo modello.


PRECIPITAZIONI

Scarse o del tutto assenti si limiteranno a brevi eventi temporaleschi pomeridiani sulle aree montane con eventuali brevi sconfinamenti sulle pianure. Verso il week end la maggiore stabilità atmosferica inibirà del tutto verosimilmente anche la possibilità di brevi rovesci pomeridiani sulle zona alpine.


Prosegue quindi la grave carenza idrica senza poter vedere all’orizzonte motivi di ottimismo in questo senso per un cambio di rotta.


Una linea di tendenza ha bisogno di conferme che invitiamo ad approfondire sempre seguendo gli aggiornamento degli enti preposti oltre che i servizi locali di allerta meteorologica. In fasi instabili e dinamiche come quelle primaverili tale consiglio ha ancora più valore.


Quanto appena descritto rappresenta infatti una semplice occhiata rivolta alla tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica


Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, zamg, arso

Le carte riportate e discusse in questo articolo, a volte modificate ed integrate, sono tratte dai portali wxcharts tramite Licenza Attribution 4.0 International (CC BY 4.0).

Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente ai portali menzionati.

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