A cura di Renato R. Colucci
A poche ore dall'ingresso del fronte freddo con la formazione del minimo depressionario sul Golfo di Genova (Genoa Low) vediamo le ultime uscite modellistiche quali prospettive diano per i possibili quantitativi di neve previsti.
Ormai ci siamo, mancano veramente poche ore al "ritorno dell'inverno". Lo scirocco che dalla scorsa notte soffia con raffiche decise lungo la costa, ha già portato quasi 45 mm di pioggia a Sella Nevea (ore 12.30) misurati dalla stazione meteorologica SMA-A con temperatura attorno ai +2°C.
In quota però già questa mattina presto nevicava, come avevamo twittato alle 08.07 grazie al breve video inviatoci da Marina Vuerich che si trovava in quota all'arrivo della funivia Sella Nevea-Gilberti
Ma torniamo a quello che sta avvenendo proprio ora mentre scrivo. Il fronte freddo ha già scavalcato le Alpi a nordovest e la pianura piemontese si sta già rasserenando con il Fohn che inizia a soffiare. Poche precipitazioni lì con solo una spolverata di neve sulla linea di confine con la Svizzera e la Francia. Ma capita sempre così con questo tipo di fronti.
Nell'animazione da satellite in falsi colori (rosso aria fredda, verde aria calda) si vede molto bene quanto ho appena indicato. Lo dettaglio nell'immagine finale dell'animazione indicando i confini tra l'aria fredda di origine polare marittima che arriva e l'aria calda e umida di richiamo prefrontale che ci sta interessando in queste ore.
Ma veniamo alla parte più importante del tutto. LA NEVE!!!
Sembrerebbero essere aumentate, con le ultime uscite modellistiche, le possibilità di vederla scendere copiosa non solo in montagna ma anche a quote più basse. La pianura friulana rimane ahimè sempre lontana da quel limite di condizioni ottimali per far arrivare i fiocchi fino a 100 m sul livello del mare, ma almeno qualcosa dovrebbe vedersi.
Le precipitazioni più intense si verificheranno tra metà pomeriggio e la prossima notte, e la formazione della depressione sottovento sul Golfo di Genova (un classico della climatologia nostrana fino agli anni '80, poi via via sempre meno frequente) permetterà il mantenimento di condizioni favorevoli al richiamo di venti umidi in quota e freddi di Bora negli strati medio bassi.
Vediamo allora cosa dice il modello numerico Aladin, usato da molti servizi meteorologici nazionale del centro ed est Europa, in collaborazione con Mètèo France. Ne analizziamo, come descritto oggi dall'ARSO sulla loro pagina Facebook, le probabilità massima, minima e media ensemble.
Massimo spessore di neve possibile (probabilità molto bassa)
Nella migliore delle ipotesi (in effetti con bassa probabilità di realizzarsi) Aladin vede possibili fino a 20 cm di neve sulla pianura friulana, Gorizia compresa, con oltre 90 cm sulle Alpi Giulie nel settore Canin-Tarvisio, 60 cm sul complesso Snežnik-Risniak e da 5 a 10 cm di neve sulle rive triestine, con 20-30 cm sulla zona di Pesek-Grozzana-Cocusso. oltre 20 cm anche nell'area di Cividale con precipitazioni meno abbondanti sulla pianura pordenonese, interessata solo marginalmente dai flussi nord-orientali
Media Ensemble dello spessore di neve possibile (massima probabilità di successo)
Nell'ipotesi ensemble, quella, sulla carta, con maggior probabilità di realizzazione, gli spessori di neve possibili sono molto ridimensionati e scendono a 10 cm nella fascia compresa tra Cividale del Friuli, Udine e Lignano-Caorle, con il pordenonese che vedrebbe possibili solo un paio di cm al massimo.
Anche Trieste vedrebbe solo pochi centimetri, con il Carso comunque destinato ad imbiancarsi bene con quantitativi tra i 5 cm di località come Santa Croce e Prosecco, ed i 20 cm di Pesek e Grozzana. Canin e Tarvisiano vedrebbero tra i 40 cm e gli 80 cm, così come 40-50 cm cadrebbero sulle Alpi Dinariche settentrionali. Questi ultimi valori sono di fatto simili a quelli preventivati ieri.
Minimi spessori di neve possibile (probabilità elevata di successo... ma forse è questa la realtà)
L'esperienza insegna che, in queste situazioni, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Personalmente trovo molto più verosimile questa carta, e per molti fattori.
1) Partiamo da una situazione molto calda con il suolo che non gela da parecchi giorni.
2) La trasformazione da pioggia a neve sarà sicuramente repentina, ma le temperature previste in quota non sono tali da garantire un congelamento tipo "era glaciale istantanea". Ci vorrà un po', quindi, affinchè i fiocchi inizino ad attechire al suolo, e si "sprecheranno" così vari millimetri di equivalente in acqua prima che la neve inizi a far strato.
Ciò nonostante, in questa ipotesi, rimangono una decina di cm sul Carso sud-orientale con la città di Trieste che potrà veder fioccare in mezzo alla pioggia, o magari anche senza di essa, per un po' ma senza imbiancare il suolo. 30-40 cm sulle Alpi Dinariche settentrionali. 60 cm tra Canin e Tarvisio. Ecco, forse qui c'è una sottostima esagerata della neve che potrà cadere fino a fine evento in Canin, dove ritengo che i 70 cm almeno siano assolutamente possibili.
Rimane, per la pianura, la possibilità di vedere fiocchi bagnati nella solita striscia tra Cividale e Lignano, quest'ultimo effettivamente ben favorito grazie ad una convergenza tra Bora e Scirocco che dovrebbe (e capita spesso così) verificarsi proprio sopra la testa dei lagunari.
Carta delle raffiche massime di vento previste al suolo, scala in km/h
Resta piuttosto certo che, le Alpi Dinariche settentrionali ed il Carso meridionale avranno la loro dose di tormenta di neve per diverse ore. la situazione, per la circolazione sulle strade, sarà particolarmente proibitiva in tarda serata nella Notraniska e sulle Alpi Dinariche con visibilità ridotta veramente a pochi metri e formazioni di accumuli ventati che andranno ad interessare anche le sedi stradali.
Sul Carso interno sloveno, in particolare, si dovrebbero registrare le situazioni più critiche. Nella Valle del Vipacco le raffiche potranno raggiungere i 120-140 km/h.
Personalmente, sono molto curioso di vedere come andrà a finire, è sempre un terno al lotto pronosticare queste situazioni, e non invidio i previsori meteo che devono fronteggiare sempre una previsione meteorologica al limite, con svariate piccole variabili che, cambiando, modificano di molto l'effetto finale. Già solo preveder neve e poi veder solo pioggia è una bella differenza, che però dipende da pochi decimi di grado o da una convergenza tra Bora e Scirocco che, magari, si pone 5 km più a ovest o 5 km più a est, e stravolge tutto.
Io per fortuna faccio un altro lavoro, e posso permettermi queste divagazioni condivise con voi, ma quando proferite la banalissima espressione "non ci azzeccano mai", provate solo a ricordare quanti ragionamenti abbiamo fatto qui per poter arrivare a dire che FORSE avrà ragione una o l'altra delle possibilità.
Comunque, un'epifania decisamente invernale quella che ci aspetta, con neve fresca per tanti, se non per tutti e condizioni da vero inverno per una volta tanto. E' vero che in giornata le temperature aumenteranno rapidamente al finire delle precipitazioni. Mancherà la componente convettiva che trascinerà il freddo dall'alto verso il basso e, soprattutto sulla pianura friulana, ci sarà un po' di föhn di caduta dalle Alpi.
Intanto mi dicono che sta già girando in neve a Camporosso-Val Bruna
Nei giorni seguenti, invece, l'aria fredda entrerà più liberamente da nord-est e farà scendere i termometri anche di giorno. Godiamoci l'inverno, finchè ancora arriva. BUONA NEVE
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