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La neve al momento giusto. Una intensa ma veloce perturbazione prima dell’inizio dell’inverno

Immagine del redattore: Renato R. ColucciRenato R. Colucci

A cura di Renato R. Colucci

Evoluzione Sinottica 21-27 novembre 2022


La bella giornata di oggi sarà rapidamente scalzata da una intensa perturbazione che interesserà nella giornata di domani tutta l’Alpeadria. La formazione di un minimo depressionario sottovento alle Alpi proprio sull’Alto Adriatico richiamerò prima intensi venti di scirocco, presto sostituiti da un breve episodio di Bora scura con raffiche che, dopo molto tempo dall'ultima volta, oscilleranno attorno ai 100 km/h. Attese intense precipitazioni con quota neve che raggiungerà anche le pianure di Austria e Slovenia, ed i fondovalle alpini del Friuli Venezia Giulia.



LA SINOTTICA

Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa ai prossimi 7 giorni, da oggi lunedì 21 a domenica 27 novembre 2022. Per farlo ci avvaliamo in particolare del modello europeo ECMWF che è quello più performante nel “vedere” correttamente l’evoluzione del tempo meteorologico.


Il flusso umido e perturbato atlantico che ci sta interessando da qualche settimana sembra voler proporre un ultimo, incisivo affondo. Grazie ad una finalmente più consona posizione del jet stream a latitudini non eccessivamente settentrionali, una serie piuttosto regolare di fronti perturbati ha prodotto precipitazioni moderate e discontinue, con condizioni meteorologiche tipiche di metà novembre anche se comunque più miti del normale, ma questo ahimè non fa ormai più notizia.


I venti alla quota geopotenziale di 300 hPa (attorno ai 9000 m di quota) evidenziano la posizione del jet stream che dal medio Atlantico entra nel bacino del Mediterraneo con un’ansa evidente alle ore 24 di oggi. Modello GFS.


In seno a questa “autostrada” di venti ad alta quota, si sono inseriti vari minimi depressionari derivanti dal ciclone semi-permanente d’Islanda che, nel suo normale moto di rotazione antiorario ed ovest-est, ha spedito verso l’Alpeadria una serie di perturbazioni di moderata entità.


Nelle prossime ore, invece, correnti più intense saranno in grado di generare una depressione Mediterranea che al suolo porrà il suo centro tra il medio ed alto Adriatico. In quota i minimi di geopotenziale si posizioneranno invece al centro della penisola italiana.



Altezza dei geopotenziali ed anomalia di pressione associata a 500 hPa per martedì pomeriggio. Fonte ECMWF


Pressione prevista al suolo e relativa anomalia per martedì 22 novembre. Fonte ECMWF.


Nella fase iniziale lo scirocco sarà particolarmente intenso ed in grado di produrre mareggiate sulle coste settentrionali dell’Adriatico, più esposte al fetch ossia alla superficie di mare aperto entro cui avviene la generazione del moto ondoso indotto da un vento che agisce con direzione e intensità costanti.


Sotto costa l’altezza d’onda potrà essere di 1.5 m nelle aree più occidentali della Laguna di Grado e Lignano, più alta procedendo verso il Veneto con punte di 2.5 m, via via inferiore procedendo verso est. A largo l’altezza d’onda potrà tranquillamente superare i 4 metri, in particolare davanti alle coste istriane.


Previsione dell'altezza d'onda in Adriatico settentrionale alle 9 UTC (ore 10 locali) di martedì 22 ottobre. La costa di Trieste sotto vento allo scirocco e con moto ondoso debole si contrappone al resto del Nord Adriatico esposto all'intensità dello scirocco.


A seguire, una rimonta anticiclonica pare interrompere la fase meteorologicamente instabile di queste ultime settimane, con condizioni meteorologiche più stabili in un contesto termico tutto sommato normale per il periodo, e questo ahimè sì che fa notizia i questi tempi.


In quota, la risalita dei geopotenziali sarà indotta da un’ansa legata all’anticiclone africano, mentre al suolo si instaurerà sull’Europa centrale un anticiclone che al suo bordo orientale metterà verosimilmente in moto verso le Alpi Dinariche e l’Adriatico le masse di aria piuttosto fredda attualmente presenti sull’Europa orientale.


La prima ondata di gelo in quelle aree con valori attorno ai -20°C al suolo, è stata indotta in questo caso dall’anticiclone russo-siberiano che sembra più “in forma” degli ultimi anni in questo inizio di stagione fredda.


Anomalie di geopotenziale in quota a 500 hPa previste per sabato pomeriggio 26 novembre, fonte ECMWF

Valori ed anomalie di pressione al suolo per sabato 26 novembre alle ore 18 UTC, fonte ECMWF


Nel medio-lungo termine vi è ancora incertezza sull’evoluzione della sinottica con i due modelli globali GFS ed ECMWF che propongono situazioni decisamente diverse. GFS propenso ad una recrudescenza del freddo su tutta l’Europa ed il Mediterraneo grazie alla doppia azione di correnti fredde continentali da est e di matrice artico marittima da nord. ECMWF, invece, propone un rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre con il flusso mite atlantico ad interessare l’Europa centrale e settentrionale.



Ipotesi ECMWF per la settimana seguente. Le Alpi ed il Mediterraneo sono protette dall'anticiclone delle Azzorre con temperature miti in quota ed inversioni termiche al suolo.



Ipotesi GFS per la settimana seguente. Anticiclone sulle isole Britanniche e l'eruopa settentrionale con flussi gelidi da est sull'Europa centrale ad interessare marginalmente le Alpoi e l'Italia settentrionale.


TEMPERATURA

L’intero periodo sarà caratterizzato da valori di temperatura tipici di fine novembre. Nella giornata di martedì 22 le intense precipitazioni associate alla fase di maltempo faranno scendere la quota dello zero termico fino alla quota delle valli alpine interne.


Nelle giornate di sabato 26 e domenica 27, invece, è verosimile attendersi una corposa flessione delle temperature associata all’ingresso di correnti orientali fredde richiamate da una goccia fredda in quota che, entrando sul Mediterraneo da nord-ovest, genererà al suolo una bassa pressione sull’Italia centro-meridionale.



Ingresso di correnti moderatamente fredde da est nel corso del fine settimana 26-27 novembre secondo l'ipotesi ECMWF, parzialmente supportata anche dal modello GFS


PRECIPITAZIONI

Intense nella giornata di martedì con picchi vicini ai 100 mm in alcune aree delle Prealpi carniche in particolare. Assenti nel prosieguo della settimana. Ad oggi vi è una blanda possibilità di deboli precipitazioni nelle aree più meridionali dell’Alpeadria verso sabato 26, ma tutto dipenderà da dove si posizionerà il centro di azione della depressione mediterranea.


Gli accumuli totali previsti dal modello ECMWF nel corso del peggioramento delle prossime 24-48 ore


NEVE

La prima neve degna del suo nome cadrà copiosa su tutte le montagne dell’Alpedria, fino al piano in Carinzia dove le termiche in quota saranno più basse, così come sulle Alpi Dinariche settentrionali dove però nella prima fase l’ingerenza più diretta dello scirocco relegherà la neve a quote decisamente alte.


Ci si aspetta 30-60 cm di neve diffusamente a partire dai 700-900 m su tutta la Catena Carnica da Sappada fino a Tarvisio. In quest’ultima località la neve potrà scendere anche sotto ai 600 m di quota in alcune fasi con precipitazioni più intense. Va sottolineato che, in ogni caso, le temperature previste in quota al momento sono davvero al limite per il verificarsi di neve fino a fondovalle nel tarvisiano, in particolare nella prima fase del peggioramento. Bisognerà “navigare a vista” in prossimità dell’evento.


Le nevicate più intense si dovrebbero verificare sulle Prealpi Carniche, dove si attendono i quantitativi di precipitazione maggiore, ma a quote di 200-300 metri più in alto rispetto alle Prealpi Giulie. Al di sopra dei 1800-2000 m in Prealpi Carniche e 1600-1800 m in Prealpi Giulie gli scenari più favorevoli vedono quantitativi attorno agli 80-90 cm di neve in 24 ore, quelli medi circa 50-60 cm.


Tra i 15 ed i 40 cm sulle Alpi Dinariche settentrionali, con una decina di centimetri possibili diffusamente sulla Notraniska slovena e sul carso interno nel pomeriggio/sera di martedì, quando l’occlusione sarà proprio sopra a queste aree e la Bora soffierà poderosa.


Vi è da sottolineare in questo caso che alcuni scenari ipotizzano, anche se con bassa probabilità (10-20%), fasi di neve bagnata anche sulle aree più elevate del Carso costiero al di sopra dei 400-500 m di quota tra il pomeriggio e la sera di martedì. Io personalmente reputo praticamente impossibile il verificarsi di nevicate sulla parte litoranea del Carso con tale situazione, mentre i 10-15 cm del Carso interno al di sopra dei 700-800 m sono ben più

verosimili. Ciò nonostante, nella mia ormai lunga esperienza di appassionato osservatore del meteo, mi piace essere stupito dagli eventi inattesi.


Di seguito i tre scenari proposti nella giornata di oggi dal centro di previsioni meteorologiche sloveno ARSO-Vreme


Lo scenario ARSO più favorevole alle nevicate. I valori sono in mm di acqua equivalente




Lo scenario ARSO medio


Lo scenario ARSO meno favorevole alle nevicate.


Una linea di tendenza ha bisogno di conferme che invitiamo ad approfondire sempre seguendo gli aggiornamento degli enti preposti oltre che i servizi locali di allerta meteorologica (Ad esempio la Protezione Civile FVG per la Regione Friuli Venezia Giulia). In fasi instabili e dinamiche come quelle previste per le prossime 24-48 ore, tale consiglio è quanto mai fondamentale.


Il consiglio è sempre quello di non affidarsi a fantomatici proclami di situazioni di pericolo meteorologico o quant'altro frutto dei "santoni meteo" di turno in rete.


Quanto appena descritto qui rappresenta una semplice occhiata rivolta alla tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica. La SMA-A non è un ente preposto a tale servizio.


Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer-arpa, zamg, arso


Le carte riportate e discusse in questo articolo, a volte modificate ed integrate, sono tratte prevalentemente dal portale wxcharts.com tramite Licenza Attribution 4.0 International (CC BY 4.0). Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente

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