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Immagine del redattoreRenato R. Colucci

Intenso ciclone atlantico sull’Europa a metà settimana. Ecco gli effetti sul tempo meteorologico

A cura di Renato R. Colucci

Tendenza Meteorologica Settimana n. 49 - 6-12 dicembre2021

In un contesto di temperature tutto sommato tipiche o lievemente inferiori alla media per la prima decade di dicembre in pianura, la seconda parte della settimana potrebbe vedere intenso maltempo sulla macro regione Alpeadria con neve da addolcimento inizialmente a quote molto basse, ma non sulle pianure del Friuli Venezia Giulia. Possibile intensa nevicata in montagna tra l’immacolata e la fine settimana prossima. A seguire graduale intensificazione dell’anticiclone delle Azzorre?


LA SINOTTICA

Analizziamo la probabile evoluzione sinottica relativa alla settimana 49 da lunedì 6 a domenica 12 dicembre 2021, avvalendoci dei due principali modelli meteorologici e climatici liberamente consultabili in rete: il modello europeo ECMWF, quello americano GFS.


I due modelli meteorologici globali principali, sono ancora una volta sostanzialmente in accordo in merito all’evoluzione sinottica della settimana entrante. In particolare, la novità più evidente è rappresentata dal rinforzo del flusso zonale atlantico che da metà settimana inizierà a convogliare un flusso di perturbazioni molto attive sul Nord Europa.


Ciò è dovuto al graduale smantellamento dell’onda di Rossby che ha interessato con il suo cavo principale il tempo meteorologico di queste ultime settimane. L’artefice principale di questa sostanziale modifica nella dinamica sinottica europea, sarà innescata da un intenso ciclone atlantico che transiterà sulle Isole britanniche dirigendosi poi verso il Mediterraneo occidentale a partire da mercoledì.


L’intensa energia associata a questa profonda area di bassa pressione con valori al suolo al suo nucleo attorno ai 950 hPa, è intuibile dall’immagine sotto dove è riportata la carta dei gradienti di vorticità che descrivono in pratica come i flussi in atmosfera (in questo caso alla quota di 850 hPa, circa 1400 m) si deformino e tendano ad andare in rotazione.


L'intenso ciclone atlantico in arrivo sull'Europa nella seconda parte della settimana. Mappe gradienti di vorticità ECMWF



L’intenso ciclone atlantico sarà foriero di forte maltempo e tempeste in particolare sull’Irlanda, ma tenderà poi a colmarsi rapidamente scendendo di latitudine, per arrivare sul Mediterraneo come una zona di bassa pressione ordinaria, associata ad un tipico intenso peggioramento del tempo di stampo invernale con una serie di fronti perturbati.


La vorticità in Atlantico associata al ciclone, sarà però l’innesco probabile di un netto cambio di circolazione generale che potrebbe portare in prospettiva ad un ritorno dell’anticiclone dinamico delle Azzorre con le perturbazioni atlantiche destinate ad investire solo il Nord Europa.


La potente “trottola ciclonica” (passatemi l’eufemismo) che girerà in senso antiorario sull’Europa occidentale, andrà in pratica a smantellare il cavo principale dell’onda di Rossby lasciando spazio all’espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso est in attesa di una riorganizzazione generale dei campi di pressione.




Campi di vento, vorticità ciclonica e altezza geopetenziale alla quota di 850 hPa messe a confronto con i campi di pressione al suolo ed alla quota di 500 hPa della prossima settimana prevista dal modello ECMWF


PRECIPITAZIONI

Dopo il moderato peggioramento di domenica 5 dicembre, la circolazione da nord porterà un paio di giorni senza precipitazioni sulla macro regione Alpeadria. L’intenso ciclone atlantico spingerà però verso le Alpi ed il nord Italia prima, e più a sud nel Mediterraneo poi, una serie di fronti perturbati.


Il primo inizierà ad interessare il nordovest italiano nella giornata di mercoledì 8 dicembre. Nei giorni seguenti le nostre aree si troveranno sopra vento ai flussi principali gli accumuli potenzialmente possibili superano in diverse zone i 100 mm come si evince sotto dalla carta delle precipitazioni cumulate dal 5 al 12 dicembre.


Si tratterà di una fase particolarmente interessante, con diffuse nevicate da addolcimento sulle pianure del nord Italia, in particolare nelle giornate dell’8 e 9 dicembre, e di cui vi parlo più nel dettaglio nell'ultimo paragrafo.



Precipitazioni totali cumulate dal 4 al 12 dicembre secondo il modello globale GFS. Sull'area dell'Alpeadria possibili quantitativi tra 80 e 150 mm, l'80% dei quali destinati a verificarsi nella seconda parte della settimana


TEMPERATURA

La configurazione sinottica discussa sopra non è foriera di ondate di freddo in pianura, ma piuttosto di temperature prossime a quelle tipiche della prima decade di dicembre o lievemente inferiori (1-2°C) con fasi di freddo moderato associate alle pause tra un fronte perturbato e l’altro.


Nelle notti serene ed al primo mattino vi saranno diffuse gelate con valori di temperatura al di sotto dello zero praticamente ovunque ad eccezione delle aree costiere. Temperature più miti durante il giorno, in linea con la climatologia o leggermente inferiori.


Anomalia di temperature a 2 metri dal suolo martedì 7 dicembre alle ore 6 UTC (7 locali). Evidente la cospicua anomalia di temperatura sulle Alpi orientali grazie ai feedback legati al manto nevoso al suolo ed alle basse temperature in quota


Condizioni generali di freddo moderato e a tratti intenso invece in tutto il settore alpino, grazie anche al manto nevoso al suolo che aumenterà l’albedo e l’irraggiamento notturno, portando a valori di temperatura decisamente bassi la notte. Condizioni di gelo persistente (temperature massime giornaliere inferiori a 0°C) generalmente al di sopra dei 1000 m di quota e nelle vallate più interne.


A partire dalla giornata dell’8 dicembre, non vi saranno più le condizioni per temperature sotto lo zero in pianura con escursione termica giornaliera ridotta a causa delle frequenti precipitazioni


Animazione ECMWF dei campi di temperatura e vento alla quota geopotenziale di 850 hPa (1400 m circa) tra domenica 5 dicembre e domenica 12 dicembre


NEVE

Come descritto più sopra, il primo fronte perturbato inizierà ad interessare il nord ovest italiano nella giornata dell’8 dicembre con nevicate probabilmente fino alle quote di pianura. Potrebbe verificarsi una nevicata di addolcimento di intensità moderata su città come Torino, Milano e Brescia.


Il cuscinetto di aria fredda accumulato nei primi giorni della settimana, associato ai valori di geopotenziale e temperatura in quota, dovrebbe essere infatti sufficiente a garantire i fiocchi fino al piano. Molto difficilmente nevicherà in pianura invece sul Veneto orientale e sul Friuli Venezia Giulia dove tipicamente il cuscinetto di aria fredda viene rapidamente eroso dai venti meridionali in rinforzo dall’Adriatico associati all’arrivo del fronte caldo della perturbazione.


Una breve nevicata iniziale in pianura sul Friuli Venezia Giulia è più possibile in questi casi sul pordenonese ma in generale non è questa la situazione favorevole per avere la neve sulla nostra area pianeggiante.



Carta GFS delle precipitazioni previste nella giornata dell'8 dicembre. La colorazione azzurra indica le nevicate, quella verde le piogge. Evidenti le nevicate da addolcimento sulla Pianura Padana centro-occidentale, mentre l'erosione del cuscinetto freddo ad opera dei venti meridionali di richiamo del fronte caldo porti solo pioggia in pianura sull'area centro-orientale


La traiettoria del fronte e le caratteristiche sinottiche e pregresse, parrebbero essere invece favorevoli ad intense nevicate su tutta l’area montana della macro-regione Alpeadria fino a quote molto basse, almeno nella fase iniziale.

Ad oggi vi sono le premesse per assistere in effetti ad intense nevicate nelle valli alpine di Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia con accumuli tra i 50 e 100 cm a valle.


Carta GFS dei totali accumulati di neve nel corso della settimana. 10-20 cm possibili sulle pianure occidentali e totali superiori ai 100 cm sulle aree montane dell'Alpeadria.


Come detto più volte, una linea di tendenza ha bisogno di conferme che invitiamo ad approfondire seguendo gli aggiornamento degli enti preposti oltre che i servizi locali di allerta meteorologica.


Quanto appena descritto rappresenta infatti una semplice occhiata rivolta alla tendenza sinottica sulla base dei prodotti modellistici disponibili liberamente in rete, e non costituisce una previsione meteorologica


Per le previsioni meteorologiche giorno per giorno sulla regione Alpeadria, vanno consultati i bollettini meteorologici forniti dai servizi meteorologici ufficiali osmer, zamg ad arso.


Le carte riportate e discusse in questo articolo sono tratte dal portale tropicaltidbits.com. Per consultare gli aggiornamenti modellistici suggeriamo di collegarsi direttamente al portale menzionato.

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