​La Società Meteorologica Alpino-Adriatica (SMA-A), in collaborazione con il Parco Naturale delle Prealpi Giulie ha installato nel corso del 2012 una stazione meteorologica di alta quota nei pressi dei resti del ghiacciaio orientale del Canin. Su questo piccolo corpo glaciale residuo, oggi il principale del complesso del Canin, si eseguono annualmente i bilanci di massa dal 2011. La stazione meteorologica ha quindi una importante funzione glaciologica, oltre che di conoscenza della meteorologia e del clima di quest'area di alta quota con numerose applicazioni in termini di fauna, ecologia, flora e speleologia del Canin.
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La strumentazione installata permette di raccogliere dati di diversi parametri atmosferici oltre che della temperatura in roccia a diverse profondità. Le caratteristiche estreme del sito rendono complessa la manutenzione della strumentazione e la continuità delle misure, ma dalla sua installazione è stato possibile ottenere una serie continua e senza interruzione di dati di temperatura dell'aria.
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Operando una approfondita analisi con altre due stazioni meteorologiche di alta quota, l'osservatorio della Kredarica (Slovenia) a 2537 m di quota e quello di Villacher Alpe (Austria) a 2140 m di quota, oltre che la stazione meteorologica del Livinal Lunc-Gilberti attiva dall'inizio degli anni 2000 ad una quota di 1800 m, è stato possibile ricostruire un dataset di rispettivamente 60 anni e 160 anni di temperature medie giornaliere e mensili.
Prendendo in considerazione invece 5 stazioni pluviometriche di valle, oltre a quella del Livinal Lunc-Gilberti, e precisamente Coritis, Saletto, Žaga (Slovenia), Resia e Stolvizza si è ricostruito un dataset di 90 anni di precipitazioni giornaliere alla quota di 2203 m.
Il lavoro scientifico è stato pubblicato nel 2015 sulla rivista International Journal of Climatology della Royal Meteorological Society ed è disponibile al link https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.4172
La stazione meteorologica al momento non ha un collegamento in remoto. I dati vengono raccolti sul posto da due datalogger e raccolti in loco recandosi sul posto. Le problematiche per un trasferimento dati in tempo reale o quasi-reale sono legate alla scarsa copertura gprs ed alle difficoltà di alimentare in maniera sufficiente e continua la stazione. Il sito infatti, oltre ad andare in ombra per oltre 4 mesi all'anno, subisce l'effetto delle ingenti nevicate che a fine inverno possono, di frequente, coprire interamente i pannelli solari che alimentano la strumentazione.
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Di seguito nella tabella sono riportate le temperature medie mensili ed annuali suddivise in intervalli temporali significativi ©SMA-A.
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